FRANCESCO SILVER SILVESTRI, AL CAFFE' DEGLI ARTISTI!
Dopo una chiacchierata telefonica decido che l’indomani lo
avrei raggiunto, questa volta in macchina, per comodità, così da potermi poi
muovere per trovare un ‘’altro amico’’..
Ci accordiamo per vederci davanti ad un circolo privato, Francesco
mi consiglia lì, perche è un luogo tranquillo, e il ‘’titolare’’ è un suo amico;
arrivo un po' in anticipo, senza troppa fatica eccomi a Cordovado, chiedo informazioni per quel circolo, mi dicono che non posso
sbagliare, è stato punto di riferimento da sempre come ‘’caffè degli artisti’’,
mi indicano la strada, parcheggio in una via tranquilla che costeggia una
vecchia piazza, chiedo ad un signore.. il circolo? Lui, ‘’non so’’, dico io.. ‘’caffè
degli artisti’’?.. aaah, si.. mi indica una palazzina che fa angolo, sorridendo
penso al signore di prima, che mi aveva detto senza dubbi di chiedere in quella
maniera..
mi avvicino al locale, aspetto Francesco, dopo qualche
minuto mi chiama.. ‘’Mario, scusami, un quarto d’ora e arrivo’’.. io decido di
entrare, sono le 18.00 e quel circolo mi affascina tantissimo..
entro salutando il signore che è dietro al bancone,
slanciato, pochi capelli bianchi, camicia celeste e un grande grembiule
vinaccia.. per tutto il locale sulle pareti alte scaffalate bottiglie di vini e
liquori,
rimango affascinato da come sia tenuto il locale, una poesia
degli anni settanta, tutto in stile raffinato, legno di noce e colori antichi..
mi guardo attorno.. tutto stupendo.. al colpo d’occhio sembra essere tornato in
un film romantico, locale deserto, faccio al tipo.. ‘’potrei avere qualcosa di
fresco?’’
e lui.. ‘’certo, ma non pensare che qui serviamo aperitivi o
tutte quelle cose strane’’, io stupito sbarro gli occhi.. lui ci tiene a
spiegare, che il locale ha mantenuto sempre la stessa linea, mai un arachide,
una nocciolina o salatino, quello era il locale della meditazione, e che sui
divani della sala, si erano seduti i più grandi della storia Italiana.. e che
era stato costretto a farlo diventare circolo privato, per mantenere la stessa
cultura di sempre.. e che per ovvi motivi avrei capito a bevanda servita. Lui fa
il giro del bancone e mi invita a vedere l’altra sala.. ‘’prego vieni, ti
mostro la stanza dei giochi’’..
cigola la porta e sbatte, ci giriamo.. ‘’ciao Mario’’ era
Francesco, ‘’ciao Umberto’’..
lui si avvicina e abbraccia con calore il ‘vecchio’.. il padrone
gli fa.. ‘’bimbo, stavo per farlo accomodare di là.. mi stringe la mano,
Francesco, jeans e camicia eccentrica, baffo curato con stile unico e rasatura
impeccabile..
‘’via, di là.. accomodiamoci che qui è figo!’’ e possiamo
parlare in tranquillità..
Sulle pareti di quella saletta, foto del locale, con
personaggi incredibili, tutti con il bicchiere in mano, ed Umberto vicino a
loro, Fellini, Aldo Moro, Vittorio DeSica, Gino Paoli, ne vedevo tantissimi, in
tanti non li conoscevo nemmeno.. ma capivo che Umberto era lì da piu degli anni
settanta..
In tutte le foto il vecchio, molto piu giovane..
Tanti tavolini bassi attorno divanetti, vecchi ma ben
tenuti, al centro di una grande parete un lungo umidor con dentro forse
migliaia di sigari, catalogati e divisi per tipologia e provenienza.
Una cosa inaspettata, con estremo fascino guardiamo quella
vetrinetta, io incantato.
La cultura di un buon sigaro esula il fatto che da
ex-tabagisti avremmo mai trovato l’uno nell’altro una cosi bella passione, i
procedimenti e la storia che si celano dietro una foglia di plata pressata,
conosciuta in tutto il mondo, magari perche un leader o un presidente ne faceva
spesso uso..
Ne prendiamo uno a testa da quell’umidor, nella stanza un
profumo pungente di tabacco e antico.
Ci sediamo su uno di quei divanetti in pelle con i ‘’bottoni
tirati’’, uno spettacolo quella stanza, sul tavolino dei bicchieri di cristallo,
il commensale si avvicina a noi porgendoci una bottiglia, grigio scuro Rhum
Trois Rivières Millesimato sull’etichetta, io sono amante di altri distillati,
ma il maestro ce ne dà una spiegazione così precisa ‘’ In annate particolari,
Trois Rivières produce una quantità limitatissima di rhum millesimato, ricco,
pieno, interminabile al palato, questo distillato presenta un equilibrio
perfetto fra note fruttate, speziate e tostate. è incomparabile come rhum da
meditazione’’ io annuisco, Francesco anche, accettiamo volentieri di provarlo.
A bicchieri serviti decido dopo qualche aneddoto personale e
di passione per quei sigari, di partire con le mie domande..
COME NASCE LA TUA PASSIONE, E COME SI TRASFORMA IN LAVORO?
Mario, la passione per il vaping nasce ormai 6 anni fa,
dalla necessità di smettere con le sigarette.
La passione per il design mi accompagna da sempre e ha
influenzato tutte le mie scelte per quanto riguarda università e lavoro. Si è
trasformata in lavoro quando in cerca di un socio/finanziatore per il mio primo
progetto (il BBS, dischetto anti condensa e anti leaking) ho incontrato Alessandro
Malin, da quel giorno di marzo 2015 siamo diventati soci e abbiamo continuato a
portare avanti le nostre idee e i nostri prodotti.
QUALE CREDI CHE SIA IL PIU GRANDE LIMITE DEL SETTORE?
questa è una domanda che avrebbe bisogno di un trattato di
economia in appoggio per una risposta.
ci sono dei punti che ritengo salienti in questo settore:
-settore nuovo e privo di etica (mancano le basi
fondamentali per il commercio)
-frammentazione (tipica dei settori commerciali appena nati)
SECONDO TE SI PUÒ TROVARE UN PUNTO DI APPOGGIO E COESIONE A
LIVELLO NAZIONALE TRA TUTTI I MODDER? E SE SI, QUALI SAREBBERO A PARERE TUO LE
MOSSE PIÙ GIUSTE DA SEGUIRE?
Credo non sarebbe nemmeno auspicabile, c’è amicizia e
rispetto tra molti, ma il coordinamento o la coesione non porterebbero, secondo
me, a nulla. Sarebbe come chiedere a lamborghini, fiat, alfa, ferrari,.. di
collaborare, si snaturerebbe la caratteristica tipica del produttore.
C'È SEMPRE STATO RISPETTO TRA TUTTI I MODDER, MA
PERSONALMENTE NEL TUO LAVORO COSA TI SPAVENTA DI PIU?
La labilità, è un settore che a causa dell’inesperienza
spaventa il consumatore finale (vedi l’allarmismo mediatico per l’accisa e
altri episodi negli anni) se il settore ha subito un calo proprio in questo
periodo è dovuto solo ed esclusivamente all’ingenuità dei comunicatori.
CHI REPUTI TUOI DIRETTI COMPETITOR?
tutti i produttori in generale, senza distinzione.
ho una visione del competitor molto positiva, anche se
nell’ambiente italiano c’è qualcuno che vede se stesso come imperatore ma non è
un modder, nemmeno un produttore.
QUALI SONO GLI OBBIETTIVI CHE TI SEI POSTO NELL'IMMINENTE?
Stiamo come Vapor Bagarre implementando la collaborazione
con Emiliano di MadHouse, abbiamo progetti in corso già da settembre, ora in
uscita con una buona produzione di VILLAIN e successivamente usciremo con un
prodotto davvero innovativo.
Ci sono progetti continui e manca solo il tempo per seguirli
tutti, ora la ruota comincia a girare e quindi potremo concentrarci sulle
novità ferme già da troppo tempo.
COSA TI SENTI DI DIRE A TUTTI I VAPERS CHE LEGGERANNO LE TUE
PAROLE SUL MIO BLOG?
Per iniziare dico grazie a te (per questo blog molto
interessante tra tanta ''fuffa'' qualcosa di positivo finalmente) e a chi sta
leggendo per aver dedicato un po’ di tempo a conoscere e a capire cosa sta
dietro ad un prodotto.
Consiglio poi a tutti i lettori di non lasciarsi prendere da
allarmismi e paure, siamo un settore sotto attacco ma ce la faremo in quanto la
salute è e resterà sempre importante.
Benissimo Francesco, io e i lettori abbiamo conosciuto anche
una parte di te sconosciuta..
Ti ringrazio di avermi fatto scoprire oltre te ,Umberto.. il
rhum è buonissimo…
Le tue risposte precise, ma a me certi distillati mi fanno
girare la testa, non so perche…
Preferisco il whisky… ma ottimo! Grazie mille, ci rivediamo
a Verona!
Stasera sono con un altro amico.. un po’ piu su.. qui vicino
a cena…
Grazie mille a te ‘’Mario’’.. a Verona allora!
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